La giornata del contadino iniziava alle prime luci dell’alba: si levava dal giaciglio imbottito di foglie secche di granturco, si dirigeva verso la stalla per pulirla e raccogliere il letame da utilizzare come concime; ‘governava’ gli animali, caricava sui muli gli attrezzi che intendeva portare con sé, e si avviava verso il traino.
L’anno di lavoro iniziava subito dopo la mietitura e la trebbiatura, con la bruciatura delle ristoppie.
Alle prime piogge, seguiva l’aratura, con aratri di ferro a uno o più vomeri; si passava, quindi, alla semina e alla concimazione, utilizzando lo stallatico.